Renato 'RMJ' Gelmini – Digital Miniature Scupltor, Comic Artist, Scriptwriter
Assalto all’Abbazia Abbandonata

La nebbia attorno alle meccaniche che governano Runes of Magic inizia a diradarsi sempre di più ed Elinthil, che fino ad ora ha affrontato con solitaria stoicità tutte le sfide che le si sono poste dinnanzi, ha iniziato a scoprire che nel mondo di Taborea esistono forze che al momento superano la sua volontà di proseguire. E’ giunta l’ora di affrontare la sfida di Forsaken Abbey!

Rieccomi di nuovo a raccontarvi le mie ulteriori vicende in questo MMORPG. Qualche giorno fa, proprio quando stavo iniziando a pensare “Però, la progressione dei personaggi è davvero triste in questo gioco. Sono già a livello 23 e non c’è nemmeno una quest di classe da affrontare” ecco che mi accorgo di un nuovo punto esclamativo nella mia amata (hem) Varanas. Detto punto esclamativo era un tizio defilato dietro un angolo (complimenti per la posizione, è incredibilmente facile ignorarlo del tutto) che a quanto pare dà inizio a delle quest nelle quali si ottengono otto abilità Elite per ognuna delle tue due classi, chiamate per l’appunto Elite Skill Certification.

Se avete dato una rapida occhiata alla tabella che vi ho appena linkato avrete notato che le prime due, o meglio quattro visto che bisogna ripeterle sia per la classe primaria sia per la secondaria, sono solamente una questione di raccolta di risorse, infatti in 10 minuti avevo già tutto pronto. Discorso diverso invece per quella di livello 25 in cui, per farla breve, devo racimolare 15 pietruzze ottenibili tramite i mostracci presenti in Forsaken Abbey. Forsaken che? La questione necessitava di indagini più approfondite.

Chiedendo in giro ho scoperto che si tratta di un’istanza per giocatori di livello attorno al 25, si abbrevia in “FA” e nessuno sa il limite di persone che ci possono stare dentro. La cosa mi puzza, eccome se mi puzza. Tuttavia perché non provare? Del resto le istanze sono praticamente l’unica cosa che mi resta da vedere per avere un quadro completo delle funzioni del gioco.

Mi reco quindi sul luogo, ben segnalato sulla mappa. All’interno della piccola chiesa macerie e oscurità. Accidenti quanta oscurità. Inizio a parlare con i vari personaggi che possono darmi delle quest, uno dei quali mi indirizza anche da un eremita nella zona nord di Silverspring (da sorbirmi tutta a piedi e senza cavallo, cheppalle!) che però potrebbe regalarmi un gran bel bastone blu (cioè raro) se riesco a far fuori il demone Ancalon, supermostrone finale 28 Elite, e liberare così lo spirito della sua amata intrappolato appunto là sotto. Ok, le quest le ho prese tutte. Non resta che cercare un gruppo e andare.

Inizio quindi a rendermi disponibile e, dopo diverse mie richieste ignorate, vedo che qualcun altro sta cercando proseliti. Alzo la mano, mi faccio invitare e scopro con orrore che il gruppo è composto da un guerriero di livello 55, un sacerdote di livello 18 e me. Storco un po’ il naso, ma senza darlo a vedere, ed entriamo. La parola d’ordine era “voi state indietro, altrimenti morite, i mostri li ammazzo io e voi raccogliete quel che lasciano a terra“. Tuttavia non potevo non avanzare il fatto che mi servivano i cristalli per le mie abilità Elite, la risposta è stata “i Life Crystal non li puoi prendere perché li sto raccogliendo io per la mia gilda“. Pazienza, ho pensato, almeno mi lascia l’altro tipo di cristalli. Immaginate QUANTI di questi altri cristalli abbiamo trovato. Come dite? Nessuno? Bravi!

Abbiamo finito questo accidenti di istanza in poco meno di 15 minuti, mi hanno lasciato morire quando sono stato attaccato per sbaglio e non sono riuscito a toccare nemmeno un mostro. Addirittura, in un gesto di grande magnanimità, il guerriero si è offerto di farmi vedere com’era fatto il mostrone finale prima di vaporizzarlo di mazzate in quattro e quattr’otto. Una volta usciti da lì e salutati i due hooligans l’esclamazione “Mavaffanculo.” mi è uscita dalla bocca di propria iniziativa.

La cosa fortunatamente mi ha occupato pochissimo tempo, perciò ho pensato di vedere se la sorte mi avesse sorriso di più nel trovare un secondo gruppo con cui tornare, stavolta per bene, in questo lugubre luogo. Non c’è stato bisogno di cercare, un assassino –di livello stavolta simile al mio– stava già reclutando gente e in pochi minuti rieccomi all’entrata con lui e altri due tizi di livello 30-33. Questa volta i miei compagni di viaggio sono stati molto più gentili, e il ritmo era decisamente più umano dandomi modo di prendere appunti.

Artisticamente FA è pattume. L’illuminazione fa schifo, il tutto è scurissimo, nonostante abbia alzato la luce tramite i Catalyst, e per lo più monocromatico. Inspiegabilmente si inizia in una grotta azzurra (ovvero l’unica parte colorata) per poi finire di nuovo nelle sale sotterranee dell’abbazia, il che non ha alcun senso visto che l’entrata è già nelle sale sotterranee dell’abbazia, perciò mi sembra solamente un espediente per dare un po’ di varietà ad un posto che altrimenti non ne avrebbe. Infatti il resto delle sale, oltre ad essere piattissimo, è pochissimo illuminato, pochissimo arredato e quindi pochissimo interessante. L’unica variante è che, arrivato alla sala centrale, puoi scegliere se fare prima il boss di destra o quello di sinistra. Insomma il tutto mi ha dato l’impressione di essere uno scopiazzamento della vecchia Scholomance in WoW. E’ sempre stata l’instance che mi piaceva di meno, ma devo ammettere di averla rivalutata. Ora so che si può fare di peggio.

Per quanto riguarda i boss l’unico che offre un po’ di varietà è appunto il supermega demone finale. Ogni tanto evoca alcune guardie che vanno uccise e si autocura, il che è stato perfetto per darmi un minimo di responsabilità, in quanto il mio compito era quello di silenziarlo mentre pronunciava l’incantesimo ed impedirgli quindi di allungare il combattimento.

In ogni caso è andato tutto a meraviglia, nessuno è mai morto e ho anche guadagnato un bell’anello blu per quando sarò a livello 26.

A questo punto della mia esplorazione (anche prima in realtà, ma questo mi sembra il momento più adatto per dirlo) mi sono reso conto di come l’illuminazione di questo gioco sia veramente ridotta all’osso. Innanzitutto negli esterni la luce è semplicemente una piatta luce diffusa, si capisce dal fatto che il personaggio non viene mai influenzato da altri punti di luce: non ci sono mai ombre proiettate e quando si va, ad esempio, vicino ad un fuoco non cambia nulla nè a terra nè sugli oggetti nè sui personaggi (come le fiaccole accese lungo le strade che non fanno luce). Ecco quindi che si palesa il perché della scelta di avere giorni che durano 1 ora. In questo modo vi sono repentini cambiamenti di colore per nascondere questa tragica mancanza di varietà. La mia ipotesi, vedendo le prestazioni e i consumi di RAM, è che il motore grafico non sia in grado di gestire fonti di luce multiple e l’adottarle renderebbe il gioco un pachiderma capace di annientare anche i PC più performanti. Male, ma pazienza. In fin dei conti ci sono MMORPG concorrenti messi molto peggio.

L’abbazia, comunque, è stata mondata dal male. L’avventura continua!