Renato 'RMJ' Gelmini – Digital Miniature Scupltor, Comic Artist, Scriptwriter
L’esplorazione continua

Salve, sono il vostro Renny. Forse vi ricorderete di me per post come La mia avventura in Runes of Magic, in cui ho raccontato con occhio critico e imparziale le mie prime impressioni col suddetto MMO. Ebbene anche a questo giro l’occhio continuerà a essere critico e imparziale con magari un pizzico di cattiveria in più. :)

Nella scorsa puntata ci eravamo lasciati con Elinthil (la mia elfa) che, dopo aver incenerito ogni forma di vita sull’isola degli elfi, doveva prendere un trasporto per la terraferma e recarsi nella grande città di Varanas, dove le sarebbe stata insegnata la via per l’apprendimento di una seconda classe da affiancare alla prima. Salutiamo i maestri dell’accademia e imbarchiamoci sul trasporto…

Trasporto istantaneo: parli all’uomo e compare la schermata di caricamento. Se fosse stato un portale il funzionamento sarebbe stato il medesimo. Vabè, almeno si risparmiano attese. Ricompaio a Varanas, in una specie di piazzetta in cui mi attende già l’insegnante dei druidi (solo lui). Apprendo senza indugio la mia seconda classe e gli faccio un po’ di domande. E’ fatta! Ormai è giunto il momento di esplorare la mitica supercittà, che (forse) è l’unica roccaforte di civiltà nel gioco.

Mentre la esploro ogni nozione di level design che ho nella mia testa si è suicidata e sotterrata da sola con l’unico scopo di potersi rivoltare nella tomba!! Questa città è il segno che i progettisti del gioco non hanno capito nulla di come si fa una città di successo in un MMORPG. Innanzitutto è immensa. Ma è immensa MALE. Si tratta di una specie di grosso corridoio centrale suddiviso in 3 zone da mura che impediscono la visuale tra zona e zona (probabilmente per questioni di prestazioni, e questo ok). Tuttavia si passa da un luogo enorme ad un altro luogo enorme e queste zone sono semideserte! Le guardie della città sono centellinate, gli NPC più importanti sono praticamente tutti dentro ai palazzi e come se non bastasse il tutto ha un aspetto incredibilmente immacolato.

Ma all’interno dei palazzi la situazione migliorerà? Magari. Anche dentro ai palazzi gli spazi sono incredibilmente vasti, con al massimo 3-4 NPC sperduti al loro interno. Date un occhiata alle foto che ho sparso qui attorno per rendervi conto. Solamente nel palazzo dei maghi la cosa migliora, in quanto gli spazi sono un pelino più ristretti, meglio arredati, e i personaggi che li abitano sono numericamente superiori.

L’altro aspetto mancato è la città bassa. I modelli delle case sono interessanti e ben fatti, peccato che il loro (altrimenti sicuro) effetto sia stato sprecato in maniera davvero stupida. Queste case infatti sono state tutte costruite su un piedistallone piuttosto voluminoso, specie in altezza, e le scale non sono state messe tutte attorno alla casa, ma solo in certi punti, facendo quindi risaltare ancora di più questa sorta di basetta gigante. Se aggiungiamo poi che le case sono “inserite” in una specie di area delimitata ecco che l’effetto Lego è servito. Le case non sembrano case, sembrano mesh appoggiate lì tutte belle in ordine. Esattamente il contrario di quello che dovrebbe sembrare una città bassa, povera, caotica e poco igienica.

In ogni caso, non so se questo fosse un aspetto già presente agli albori del gioco, ma fortunatamente i progettisti hanno pensato a un sistema di trasporti per raggiungere le varie aree di questa sconfinata città semi-fantasma: una serie di tizie presenti in ogni piazzetta o all’entrata degli Edifici Senza Confini™ che ti teletrasportano di qua e di là. Se solo non ci volessero minuti anche per raggiungere questi punti… Ma dico io, fare città disposte a cerchio mai eh? Tipo copiare la struttura base di Ironforge… ma loro no…

Ok, Varanas mi ha fatto cagare e direi che si è capito, passiamo oltre.

Dopo essere diventato (anche) Druido ho scoperto che il planning del gioco è fortunatamente meglio riuscito della capitale. Infatti ora dovrò livellare praticamente 2 personaggi, e per evitare che la cosa risulti una noia mortale ho ben due zone di partenza da poter scegliere. La prima sono le fattorie nei dintorni di Varanas, la seconda invece si chiama Sascilia Steppes ed è raggiungibile tramite una magia di teletrasporto che mi è stata insegnata insieme alla mia nuova classe.

Decido di tenermi le fattorie per dopo, divento druido, e mi fiondo nelle steppe. Bello! La zona si preannuncia bella grande, con tanti anfratti da esplorare e pure sufficientemente varia, in quando ci sono aree paludose, zone montane e valli. Anche le quest sono ben congegnate: la zona infatti presenta diverse carovane con alcune quest. Una volta aiutati un po’ i locali qualcuno ti darà pacchi da consegnare o indizi per raggiungere la carovana successiva riducendo al minimo i noiosi viaggi da fattorino.

Iniziano però anche le prime vere difficoltà. Innanzitutto c’è da dire che la UI è davvero scomoda e poco razionale, seppure bisogna ammettere che le opzioni che ci si aspetterebbe di trovare ci sono tutte. Per prima cosa occupa davvero troppo spazio, e a questo ho ovviato scalandola e spostando cose fino ai limiti estremi. Oltre a questo però ho fatto ricorso anche a diversi AddOn, disponibili su Curse.com, sito con cui chiunque abbia mai avuto a che fare con World of Warcraft ha più o meno familiarità. Primo fra tutti FlieBag. L’inventario di questo gioco è quanto di più scomodo si possa concepire. Perché mai non posso vedere tutto in un colpo solo quello che ho nei (pochi) posti a mia disposizione e devo avere una finestrella di dimensioni ridicole con dei tab?

Comunque tra le prime difficoltà ci sono anche le prime morti, cosa che mi ha permesso di capire come funziona la morte e la resurrezione. In pratica quando si muore si viene trasportati al cimitero più vicino e, nel luogo in cui siamo caduti, viene creata una pietra tombale col nostro nome. Dopo un breve malessere da resurrezione (un minuto) che ci rende effettivamente inutili possiamo riprendere la vita di tutti i giorni, ma con un debito! A seconda del livello in cui siamo dovremo ripagare questo debito con un certo numero di punti esperienza e punti talento. Se poi riusciamo a toccare la nostra pietra tombale una piccola parte di questo debito viene saldata. Non mi sembra un brutto sistema, specialmente per il tempo che ci si impiega a tornare operativi, che è davvero rapido, specie se paragonato allo spirito di WoW.

Finalmente, inoltre, ecco i primi mostri realmente Elite da dover affrontare forzatamente in gruppo. Il primo tra tutti è stato Phant, che ovviamente è, signore e signori, un Coboldo. Ebbene si, anche in questo gioco ci sono i coboldi. Avrei davvero considerato un pregio la mancanza di coboldi, ma purtroppo ancora una volta questa piaga del Fantasy torna a fracassarci i maro… a collaudare la nostra pazienza con la loro ignobile figura gnomesca.

Ora non mi resta che proseguire e vedere cosa ancora mi si parerà dinnanzi. Per il momento sono felice di constatare che le quest di raccolta sono velocissime, raramente si trova un mob che non ha addosso il materiale che ci viene chiesto da loro, e che ci sono quest che si autocompletano a vicenda. Mi è capitato ad esempio che un mercante senza scrupoli mi chiedesse delle penne di un uccello della zona. Una volta avuta quella quest un altro NPC mi ha chiesto di non uccidere quegli uccelli, se davvero avessi voluto aiutare lo stronzo mercante potevo legarli e strappargli alcune penne. Davvero ben congegnato!